Una performance in cui la Commedia di Dante Alighieri, sempre divina, risulta anche estremamente umana e a tratti divertente.
Domenica 16 febbraio iI Teatro Pegaso ha ospitato l’ultima delle tre date di Dante à la carte, la teatralizzazione della Divina Commedia, che Francesca Satta Flores ha realizzato in una forma adatta ad ogni tipo di pubblico. Presenti in sala anche spettatori giovanissimi, attenti ed incantati dalle parole declamate con trasporto dall’attrice, che restituisce una Divina Commedia come non l’avremmo mai immaginata.
In una breve introduzione, Satta Flores ha sottolineato quanto Dante sia un poeta tutt’altro che morto, che si rivolge ai suoi contemporanei e al tempo stesso ai lettori del futuro, quindi anche a noi. Questa relazione tra scrittore e lettore, attore e pubblico è stata la molla che ha spinto l’attrice a portare in scena la Commedia, compiendo un’operazione che avrebbe potuto rilevarsi azzardata ed invece coglie pienamente nel segno. Con grande abilità Satta Flores prende per mano i presenti e li conduce nell’affascinante e misterioso viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, recitando a memoria e spiegando gli incredibili retroscena della fantastica avventura compiuta da Dante di regno in regno.
La scelta dei canti danteschi da degustare avviene à la carte, come spiega il titolo stesso dello spettacolo, che di sera in sera è diverso, in quanto determinato dalle preferenze degli spettatori. In ogni appuntamento è proposto al pubblico un apposito menù di 34 canti, che permette a ciascuno di fare le proprie ordinazioni: i canti più votati (uno di ogni cantica) sono “serviti” rigorosamente a memoria dalla Satta Flores, che li inframezza a momenti di spiegazione, per sottolineare l’aspetto teatrale, emotivo e concreto della Commedia.
L’attrice rivela che il quinto canto dell’Inferno, di cui sono protagonisti i lussuriosi Paolo e Francesca, è quello che ha riscosso più voti non solo nella pomeridiana domenicale, ma anche nelle due precedenti date serali, tanto che l’interprete ha voluto aggiungere anche altri accenni ai versi del primo e dell’ultimo canto (il XXXIV), per introdurre il viaggio compiuto da Dante e per riportare questi e Virgilio “a riveder le stelle”.
Per il Purgatorio la scelta è caduta sul canto XXIII ed il personaggio incontrato nella sesta Cornice dei golosi è Forese Donati, amico di Dante e suo parente acquisito in seguito al matrimonio dell’Alighieri con Gemma Donati. Dante si stupisce di trovarlo lì e non nell’Antipurgatorio, essendo Forese morto meno di cinque anni prima. Questi gli spiega che hanno abbreviato il suo percorso le preghiere della moglie Nella, forse l’unico esempio di virtù rimasto a Firenze.
Ovviamente lo spettacolo è terminato in bellezza, ovvero in Paradiso, ed il finale è servito dal XXXIII canto, in cui domina la preghiera che san Bernardo rivolge alla Vergine di dissipare ogni velo che offusca gli occhi mortali del poeta, affinché possa fissare lo sguardo nella mente di Dio e conservare puri i propri sentimenti dopo una tale visione.
Ad accompagnare Francesca Satta Flores nell’illustrazione delle tre cantiche più famose al mondo è Maria Aiuto – giovane collaboratrice dell’Ass. Cult. Ile Flottante – la quale di volta in volta supporta l’attrice con quelli che simpaticamente definisce “effetti speciali”, vale a dire utili illustrazioni del luogo in cui è ambientato il canto declamato, per tornare a sedersi su un lato del palco a sfogliare il testo della Commedia, come uno dei molteplici lettori del Sommo poeta, salvo ridare l’avvio ai canti con brevi interventi tra le spiegazioni e le declamazioni dell’attrice protagonista.
Un plauso all’Ass. Cult. Ile Flottante che presenta lo spettacolo ed anche al Teatro Pegaso, nella persona della fondatrice e direttrice artistica Antonia Di Francesco, che ha scelto per il suo cartellone la performance interattiva Dante à la Carte, che coniuga insieme cultura, bellezza ed emozioni. Da vedere e rivedere per assaporare versi e annotazioni ogni volta diversi.
Margherita De Donato


FRANCESCA SATTA FLORES – Attrice, regista e autrice teatrale e televisiva si occupa anche di formazione e dal 1987 ha condotto laboratori, corsi e stage di recitazione, improvvisazione, drammatizzazione e drammaturgia in scuole medie e superiori ed in diverse scuole di teatro. I suoi testi teatrali hanno ottenuto numerosi riconoscimenti: da segnalazioni al Premio Ater Riccione 1993 e al Premio IDI 1994 e 1997, alla presenza nella rosa di finalisti del Premio Enrico Maria Salerno (nel 2004), Premio Flaviano under 30 (1995), Premio bando Urgenze di Teatri Inversi (2011). È la direttrice artistica dell’associazione culturale Ile Flottante, costituita nel 2012.