Sabato 2 aprile (ore 16:00) sarà ospite nel nostro teatro l’autrice ligure, giunta con “SE FOSSI IN TE” alla sua quarta fatica letteraria, per la quale ha scelto di entrare nel mondo della fantasia attraverso la forma narrativa del romanzo. Un libro che parla di ragazzi veri, concreti, senza maschere e del loro rapporto con gli adulti. Un libro che ricorre anche al gergo giovanile per raccontare tante vite in una storia sola. Un libro in cui gli adolescenti si ritrovano, ma godibile anche da genitori ed educatori a vario titolo in contatto con il loro mondo. Ne leggerà per noi alcuni passi l’attrice Cristina Odasso (la protagonista di “Mother Cabrini”su RaiPlay).
Susanna Bo è nata a Genova nel luglio 1977. Si è laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università di Genova e vive a Sestri Levante. Il suo primo marito Luigi – sposato nel 2003 e dal quale, a distanza di diciassette mesi l’una dall’altra, ha avuto le figlie Anna (che oggi ha 18 anni) e Rachele (16) – muore nel 2008, a 33 anni, dopo dodici anni di malattia ed in seguito alla dodicesima operazione al cervello… Susanna sente il bisogno di scrivere l’esperienza che ha vissuto, per raccontarla anche alle due figlie allora molto piccole, e così nasce in forma epistolare “La buona battaglia” (Chirico editore, 2012) – la buona battaglia della fede e la speranza che non delude. Nel 2011 Susanna si è risposata con Gianni, dal quale nel 2012 ha avuto Pietro, poi Francesco, Lorenzo e Monica, che ha soli due anni. Di mestiere fa la casalinga ma, a quanto dicono i suoi familiari, pare che non eserciti la professione. Di sé Susanna dice di scrivere per hobby e per avere una buona scusa per stare seduta. Da entrambe le dichiarazioni emerge l’umorismo ligure.
Con Edizioni San Paolo ha pubblicato “La buona battaglia. Le grandi acque non possono spegnere l’amore” (2016) e successivamente i libri “Finché c’è qualcuno da amare” (2017 – con prefazione di Beatrice Fazi), “Vengo con te“ (2020 – con prefazione di Costanza Miriano) e, per finire, il romanzo “Se fossi in te” (2021).
Con quest’ultimo libro l’autrice cattolica lascia la narrazione autobiografica – propria dei due precedenti – e quella di testimonianza, che contraddistingueva il terzo, per lanciarsi nel mondo della fantasia. E lo fa mettendo nero su bianco una storia che ci catapulta nel mondo dei post-millennials (la “Generazione Z” dei c.d. nativi digitali, nati tra il 1995 e il 2010). Le protagoniste principali della vicenda sono Adele e Arianna, gemelle esteriormente identiche, ma la loro somiglianza si ferma qui. Sono due mondi diametralmente opposti, che si incontrano soltanto perché condividono lo stesso tetto, finché un’ingegnosa punizione ideata dalla mamma prevede uno scambio d’identità per una settimana. Solo vivendo l’una la vita dell’altra, le due sorelle finiscono per capire che l’essenza dell’esistenza è l’amore ed è impossibile trovarlo senza mai mettersi in gioco. E’ una storia dove si parla di Dio senza parlare di Dio, che può essere letta da tutti senza preconcetti, dove Dio non si predica ma si respira nell’anelito dei personaggi a una vita nuova.
“SE FOSSI IN TE”: Adele ha sedici anni e un bel caratterino: ribelle e irrequieta, odia lo studio e le regole e passa il tempo in giro con gli amici o con uno dei suoi tre o quattro fidanzati. L’esatto opposto della sua gemella Arianna, studentessa modello e amante della tranquillità, scontrosa e totalmente asociale. Le due ragazze vivono per lo più ignorandosi, quando non litigano fino a picchiarsi. Eppure – pensa un giorno la madre Chiara – da bambine erano sempre pronte a fare scherzi a tutti giocando con la loro somiglianza… E così, con un diabolico ricatto a base di cellulari sequestrati ed altre micidiali privazioni, Chiara propone alle figlie un vero e proprio scambio di identità, per una settimana. Solo trovandosi nei panni l’una dell’altra, le due sorelle potranno capirsi davvero. E sanno bene che, quando la mamma si mette in testa una cosa, non c’è modo di farle cambiare idea. Le due ragazze accettano: dopotutto, è solo per sette giorni. E chissà che la mamma, finita questa settimana, non inizi a pensare ai problemi veri. Perché in casa un problema c’è…
BREVE INTERVISTA ALL’AUTRICE: conosciamo la sua storia personale direttamente dalle sue parole…
LA BUONA BATTAGLIA”: leggi il capitolo “E dillo che mi ami, dillo!”
“FINCHE’ C’E’ QUALCUNO DA AMARE” : ce ne parla la scrittrice Costanza Miriano
“VENGO CON TE” : la storia di due sposi che vanno in missione dove Dio li chiama, presentata dall’autrice, intervistata da Costanza Miriano nel luglio 2020
Testimonianza di Susanna Bo alla Veglia per la Vita di La Spezia nel febbraio 2022
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