Sabato 16 novembre alle 17,30 presso la Sala Caffarella (in via Davila 97) ci sarà la proiezione del cortometraggio “Un Natale del 1945” alla presenza del regista Fabio Rosi e del produttore Roberto Gambacorta (Rio Film).
UN NATALE DEL 1945, diretto da Fabio Rosi ed interpretato da Paolo e Raffaele De Vita, padre e figlio nella finzione cinematografica e anche nella vita reale, è caratterizzato da un uso formale della macchina da presa, rispettosa e non invadente.
Le riprese si sono svolte nel febbraio del 2023 sull’Altopiano di Asiago ad opera di una troupe di pura eccellenza, nel segno di Fabio Olmi, figlio del celebre Ermanno, per la Fotografia, Marianna Sciveres (Scenografia), Andrea Cavalletto (Costumi), MatildaMothersProject (Musiche), Francesco Liotard (Suono), Alessandro Corradi (Montaggio) premiati in vari Festival del corto in Italia (a Napoli, in Sicilia e nel Salento) e all’estero: da Glasgow (regia, montaggio, fotografia), ad Atene (fotografia, attore protagonista), a Rio de Janeiro: sceneggiatura, musiche, scenografia, sonoro; per quest’ultimo è stato premiato anche al Festival di Londra.
Vantando al suo attivo il Secondo Premio assoluto al Festival di Edimburgo, UN NATALE DEL 1945 è reduce dalla partecipazione anche al MIAMI short FILM FESTIVAL lo scorso 9 novembre.
Proprio di questi giorni è la notizia della sua vittoria alla quinta edizione del NAWADA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL in INDIA, dove si è aggiudicato ben tre premi: Miglior Film, Migliore Regia e Premio del Pubblico.
IL RACCONTO FA PARTE DELLA RACCOLTA “ASPETTANDO L’ALBA” (ascoltalo qui)
Definito dalla critica come modello di “racconto breve perfetto”, Un Natale del 1945 è indubbiamente esemplare della poetica di Mario Rigoni Stern: richiama suggestioni senza bisogno estremo di dialoghi. “Di qui la mia scelta – spiega il regista e sceneggiatore – di non usare che immagini, suoni, rumori. Mai parole, propriamente ‘battute’, se non alla fine, con quella sentenza concisa, che pesa però come un macigno sulle coscienze dei due personaggi, l’uno carnefice, l’altro vittima… Non un film muto, piuttosto un film non parlato, in cui a ‘parlare’ sono gli ambienti, i volti, gli sguardi, le emozioni”.
Tutto ruota attorno all’evocazione del tempo, legato al concetto di perdono. “In questa direzione – prosegue Rosi – si è mosso il mio lavoro di sceneggiatura, prima, e in seguito di regia, che ha mantenuto il carattere sospeso dei ritmi di Rigoni Stern e poi ampliato, per esigenze visive, alcuni tratti del racconto, pur rispettandone rigorosamente lo spirito.”
Un incontro tra due uomini a distanza di anni ed una vecchia clessidra, dono che molto tempo prima aveva suggellato la loro amicizia, faranno affiorare ricordi che il tempo forse non potrà mai cancellare.
Margherita De Donato
IL CAST DEL FILM / GALLERIA FOTOGRAFICA / PRESSKIT
SINOSSI – Siamo nel pieno dell’inverno, in un luogo remoto dell’Altopiano di Asiago. Un giovane uomo, ex partigiano appena tornato dal campo di concentramento, cerca di curare le proprie ferite psicologiche e di ritrovare il proprio equilibrio nel lavoro e nella solitudine della natura. Il giorno di Natale riceve la visita inaspettata di un uomo più anziano, un ex repubblichino, che era stato suo maestro ed amico, ma che poi l’aveva denunciato ai fascisti. È venuto a chiedere il perdono e a cercare la pace: ma si possono perdonare delle azioni che hanno causato tanta sofferenza a se stessi e agli altri?
Una parte del corto è stata girata nella piana di Marcesina nel Comune di Enego
MIGLIOR CORTO AL NEWADA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL 2024
Fabio Rosi con il Globo d’Oro vinto nel 2001 per la Miglior Opera Prima con il lungometraggio “L’ultima lezione”, tratto dal libro di Ermanno Rea (Credits: Margherita De Donato)
FABIO ROSI – Laurea in Storia Moderna, presso La Sapienza di Roma, e Diploma in Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Master in Regia Cinematografica presso Fordham University at Lincoln Center di New York, e Master in Filmmaking presso New York Film Academy di New York. Diversi cortometraggi all’attivo, vincitori di premi italiani e internazionali, e un lungometraggio, vincitore del Globo d’Oro della Stampa Estera in Italia per la Miglior Opera Prima. Scrittore e musicista di fiabe e canzoni per bambini. Elemento essenziale per la selezione del cast di “Un Natale del 1945”.