Dalla parte della cicala – Vita di Gianni Rodari

5 Ott , 2024 - News

Dalla parte della cicala – Vita di Gianni Rodari

Marco Zordan e Veronica Liberale ripercorrono la vita romanzata del grande Gianni Rodari, scrittore e pedagogista famoso per la sua originalità.

Lo spettacolo “Dalla parte della cicala – Vita di Rodari Giovanni” , per la regia di Fabrizio Catarci, si terrà domenica 6 ottobre, dalle 20:30 alle 22:00 presso il Parco di via Giuseppe Vanni (zona Massimina). Il progetto è finanziato con i fondi Cultura del Municipio Roma XII, in collaborazione con l’Associazione Culturale Sorrisi d’Autore.

Rodari (Marco Zordan) ricoverato in un ospedale, aspetta di essere destinato al reparto e l’infermiera (Veronica Liberale) che lo accoglie, lo esorta a parlare della sua vita. Il racconto alterna momenti divertenti e poetici, surreali, ironici e drammatici, com’era l’uomo Rodari.

Pur riconoscendo che la vita non è una fiaba, Rodari sottolineava l’importanza di mantenere viva la capacità di sognare e di immaginare, qualità fondamentali per lo sviluppo di un individuo completo. La fiaba nutre la creatività, che ci rende veramente umani, in un’epoca in cui la vita moderna sembra limitare le potenzialità degli uomini.

“La fiaba,” affermava Rodari negli anni Settanta, “essendo un elemento che aiuta la mente ad aprirsi, a impegnare la propria immaginazione, oggi è necessaria più che mai e proseguiva “La fiaba è il mondo del possibile, quindi anche dell’utopia, quindi anche della speranza… direi che è importante conservarlo ai bambini e a tutti gli uomini, non solo ai bambini.” Sopprimere il bisogno di fiabe significherebbe creare individui simili a robot, perfetti esecutori, privi della capacità di apportare novità al mondo. 

La fiaba come strumento per affrontare le sfide del mondo contemporaneo e costruire un futuro migliore

GLI INTERPRETI:

L’attrice-scrittrice Veronica Liberale considera Rodari come il suo primo mentore, tanto che gli ha riservato una parte da protagonista nel suo primo romanzo, “Carlona – Storia di una principessa senza favola” , facendolo incontrare con Carlona. Per Veronica Liberale la penna è una cara amica fin dalla tenera età. A soli otto anni, la futura scrittrice si rifugiava nella sua cameretta per comporre brevi racconti che poi la mamma, sua prima promoter, diffondeva fra le amiche. Tutto lo si deve alla sua maestra delle elementari che ha acceso in lei la passione per i libri e la fantasia, facendole conoscere proprio i testi di Gianni Rodari .

Veronica Liberale nel ruolo della madre di Rodari, una delle figure femminili importanti nella vita dello scrittore. In scena veste i panni anche della moglie Maria Teresa, di una fan, di una militante del Partito Comunista e dell’infermiera che accoglie Rodari nella sala d’aspetto della clinica romana dove andò ad operarsi e poi morì (Foto di Elena Tomei)

Marco Zordan in scena nei panni di Rodari (Foto di Elena Tomei)

Marco Zordan ha cominciato a formarsi professionalmente nel 1996, laureandosi al DAMS. Il suo percorso professionale lo vede poi nel 2000 in teatri come il Manzoni, l’Eliseo, il Vascello, il Brancaccio, il Vittoria ed il Teatro Olimpico. Si è specializzato all’Accademia Silvio D’Amico in Commedia dell’Arte e nel rapporto tra teatro e sociale, affiancando alle attività puramente attoriali, anche quelle di insegnamento nelle scuole. Come direttore artistico, gestisce lo spazio del Teatro Trastevere, che prende il nome dal quartiere di Roma in cui si trova. Con i suoi compagni di avventura vi coltiva la passione per il teatro vero, sincero, per tutti. E’ un grande appassionato di Gianni Rodari, in quanto lo reputa “uno che pensava con la sua testa, che usava la fantasia, e che pensava che con Le Fiabe, si potesse cambiare il mondo”. Si dichiara quindi ogni volta contento di andare in scena per raccontare “la coerente, intensa e immaginifica vita di Gianni Rodari”.

IL REGISTA:

Fabrizio Catarci

Fabrizio Catarci, attore e regista (classe 1971), è in attività dagli anni Novanta sui palcoscenici teatrali, in televisione e con qualche incursione in radio. Con Veronica Liberale ha una collaborazione di lunga data, avendone diretto gli spettacoli “Cronache da Bambilandia” (2006), “Che classe” vincitore del Testaccio Comic Off (2016), Questa strana voglia di vivere”  vincitore Premio Leone al Roma Comic Off (2018). Tra gli ultimi lavori teatrali, di cui ha firmato la regia, figurano “Salta che ti passa” di Dario Biancone che ha debuttato nel 2019 e “Barbara” di Angelo Orlando nel 2022. Nella sua formazione artistica vanta la frequenza della Scuola di recitazione di P.Quattrini-L.Salveti e di quella di G.Lopez-S.Michelotti, con cui studia anche doppiaggio; del Laboratorio di ricerca sul movimento scenico e improvvisazione di T. Dossi. Ha inoltre studiato il Metodo Strasberg con Siddhartha Prestinari ed il Metodo Chubback con Patrizia De Santis. Nel 2024 ha diretto ed interpretato un ruolo in “In-trattament” e curato la regia die “La doppia vita di Mario”; entrambi gli spettacoli sono andati in scena al Teatro Le Salette. Al momento sta preparando un nuovo spettacolo dal titolo “Se mi lasci non vale di Laura Ciarli, che lo vedrà impegnato con la compagnia L’Acquario sul palco del Teatro Pegaso – Sala Troisi di Ostia dal 27 febbraio al 2 marzo per la regia Francesco Primavera.

Margherita De Donato

HANNO DETTO DI LORO: QUARTA PARETE ; MEDIA E SIPARIO

Gianni Rodàri, vero nome Giovanni Francesco Rodari (Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980), è stato uno scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano. Famoso per fantasia e originalità, attraverso racconti, filastrocche e poesie, divenute in molti casi classici per ragazzi, ha contribuito a rinnovare profondamente la letteratura per ragazzi. Tra le sue opere maggiori si ricordano Filastrocche in cielo e in terraIl libro degli erroriFavole al telefonoIl gioco dei quattro cantoniC’era due volte il barone Lamberto. È l’unico scrittore italiano ad aver vinto il Premio Hans Christian Andersen (1970).


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