Grande attesa per il 24 ottobre, giorno in cui il Teatro Ghione si tingerà di giallo, in occasione del debutto de “Il mistero del calzino bucato”, ormai un cult della commedia teatrale romana, una perla di comicità scritta, diretta ed interpretata da Marco Zadra.
Un mistero avvolto dalla nebbia inglese
All’apertura del sipario, gli spettatori verranno introdotti nella storia dalla raffinata ambientazione inglese, creata dalla scenografia impreziosita di dettagli a cura dello stesso Zadra e di sua moglie Francesca Misiti.
Al centro della pièce, le indagini di un improbabile ispettore di Scotland Yard, Joe Pendleton, incaricato insieme all’agente Bob Fish di far luce sul delitto di Lord Timothy Pinkerton, ucciso in circostanze misteriose nella notte di Natale. Unico indizio per risolvere il giallo è la presunta arma del delitto: un calzino bucato in corrispondenza dell’alluce.
Un intricato caso di omicidio
I sospetti cadono sugli avidi nipoti del facoltoso Lord, destinati ad ereditare l’immensa fortuna dello zio. Da subito si vede chi è il colpevole, ma chi fa fatica a capirlo sono proprio lo sprovveduto detective ed il suo aiutante, che investigano tra i numerosi personaggi sul palco, in un carosello di colpi di scena, che contribuiscono a rendere ancora più misteriosa l’atmosfera.
Nella seconda parte dello spettacolo, molto musicata, tutta la famiglia al completo in memoria del povero assassinato, canta facendo il verso ai funerali americani accompagnati da melodiosi cori gospel. Il pezzo forte è l’interpretazione più volte interrotta e parodiata dell’Aria di Johann Sebastian Bach della Suite n° 3. Al pianoforte il M° Emiliano Federici che esegue anche un mix di brani famosi.
Un’esilarante commedia con tanti colpi di scena
Zadra veste i panni del maggiordomo Chester, personaggio chiave che lega l’intera vicenda, in questo giallo anglo-italiano, ricco di situazioni esilaranti, frutto della genialità dell’artista, romano di nascita ma con sangue belga ed argentino nelle vene. Dal suo debutto nel 1993, questa commedia gialla, costantemente rinnovata negli anni con nuove trovate brillanti, è stata replicata con successo su svariati palcoscenici romani, dal Teatro de’ Servi al Teatro Italia, dal Teatro Roma al Teatro della Cometa, dal Teatro 7 al Teatro 7off, per tornare adesso dopo quindici anni al Teatro Ghione.
‘Il calzino’ (così è noto fra gli addetti ai lavori, ndr) rappresenta perfettamente l’idea di teatro intesa da Zadra: la vera anima della commedia è la pura evasione, il giallo le fa da cornice. “Ritengo che l’originalità sia il vero segreto del successo nel tempo di questo spettacolo, che per un’ora e mezza lascia il pubblico sempre col fiato sospeso“, ha dichiarato Zadra, che racconta anche di essere stato a livello comico “un fan di Jerry Lewis, del gruppo britannico Monty Python e del comico fiammingo Toon Hermans, molto famoso in Belgio”, il Paese natale di sua madre. “Fra gli attori italiani – prosegue – ho amato Aldo Fabrizi, Totò, Walter Chiari, Gino Bramieri, Paolo Villaggio del Primo e Secondo Tragico Fantozzi, oltre a Gigi Proietti con cui tra il 2004 ed il 2006 ho condiviso le esperienze teatrali di Serata d’onore, Serata d’onore Tour e Ma l’amor mio non muore” .
Dopo aver assistito allo spettacolo di Zadra, Gigi Proietti lo volle per inaugurare nel 2004 il ridotto del Teatro Brancaccio, dove andò in scena per 2 mesi realizzando il tutto esaurito.
Prossimi al debutto sul palco del Teatro Ghione, gli interpreti (tra i quali figurano Salvatore Siberia Belcaro – nei panni di John Pinkerton –, Luca Zadra – in quelli dell’Agente Bob Fish -, Tiko Rossi Vairo, Antonella Salerno, Giulia Zadra, Francesca Pausilli), scalpitano per tornare in scena. C’è chi, come Tiko Rossi Vairo, ha scritto sul suo profilo FB: “Personalmente è il 14° anno di repliche, e a chi l’ha già visto consiglio di tornare, ma chi non ha ancora “provato l’esperienza” è quasi obbligato a venire…. So’ treni che passano, eh… Io vi ho avvertito“.
Una pièce non convenzionale, arricchita dagli ‘Zadracadabra’ al di fuori di ogni schema tradizionale e per questo decisamente divertente. (Trailer del trentennale dello spettacolo)
Margherita De Donato