Uno spettacolo emozionante, intimo e divertente, con cui Marco Zadra inaugura la stagione teatrale 2022-2023 del Teatro Domma. Un viaggio a ritroso nel tempo, a volte comico e a volte nostalgico, attraverso i ricordi di una famiglia speciale.
“L’Ultimo Recital” di Marco Zadra in scena il 22 ottobre al Teatro Domma è una storia densa di umanità, dedicata al papà Fausto, nato a Barranquitas – provincia di Santa Fe in Argentina (1934-2001), ma anche alla mamma Marie Louise Bastyns, di origine belga (1934-2020), entrambi pianisti, sposati nel 1960 dopo essersi conosciuti all’Accademia di Santa Cecilia a Roma.
Capita di rado un omaggio ai propri genitori così coinvolgente e denso di emozioni, tanta è la riconoscenza che Zadra deve loro, per il modo in cui hanno cresciuto ed educato lui ed i suoi fratelli Herman e Carlo.
Un inno all’amore con il quale i suoi, facendo sacrifici, lo hanno indirizzato nel mondo. “I miei genitori hanno portato a compimento la loro missione terrena: la musica per loro è stata un veicolo importante con cui trasmettere i valori in cui credevano.
Lo hanno fatto sia attraverso la bellezza delle loro doti interpretative, lasciando un testamento artistico di altissimo valore, ma anche attraverso la quotidianità di gesti umani disinteressati e soprattutto lontano dalla luce dei riflettori“, così Zadra ha scritto sul suo profilo Facebook in occasione della morte della mamma (18/07/2020), ricordata come “La Leonessa delle Fiandre” a testimonianza di quanto fosse grande la sua forza d’animo.
“L’Ultimo Recital“ è anche una storia di vita, fatta di aneddoti curiosi (come i regali che il padre riportava dalle sue tournée nei paesi dell’Est: improbabili scarpe Adidas a quattro strisce e magliette appartenenti a squadre rumene per lo più sconosciute), di eventi talvolta poetici, talvolta esilaranti come quando Zadra da piccolo doveva affrontare il saggio di pianoforte senza saperlo suonare! Come pure il racconto tragicomico del Mondiale di calcio del 1982 vissuto in un paesino sperduto della campagna fiamminga…facendo attenzione a non esultare troppo per non spaventare il cane cardiopatico della nonna materna!
Sul palco per circa due ore, Zadra racconta affabilmente e senza annoiare un arco di tempo che prende il via con l’emigrazione del nonno Alcide in Argentina e termina con la morte del padre Fausto, avvenuta il 17 maggio 2001, sul palcoscenico del Teatro Ghione di Roma nel pieno dell’esecuzione di un “Notturno” di Chopin.
Uno Zadra in veste di autore/regista ed attore, bravissimo nelle espressioni e negli atteggiamenti, che passano senza soluzioni di continuità dal drammatico al comico, in un crescendo travolgente di ritmi e di riflessioni poetiche ed umane.
Lo spettacolo si avvale delle accuratissime scene e dei costumi di Francesca Romana Misiti, che condivide con Zadra gioie e fatiche nella vita privata e nel lavoro, non facendo mancare mai il suo supporto a tutto tondo, rimanendo però sempre volutamente dietro le quinte. Assistente di palco: Josè De La Paz Quello. Tecnico del suono: Caterina Meduri. Tecnico luci: Christian Galizia. Foto di scena: Valerio Faccini.
Ecco il promo dello spettacolo con una breve intervista e l’articolo che gli abbiamo dedicato quando è andato in scena a Villa Massimo nell’estate 2021.
COSA ASPETTI A PRENOTARE?
22 ottobre 2022 (ore 21:00) al TEATRO DOMMA via di Macchia Saponara 106