Da giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre in scena Estremo Centro, un’originale riflessione su come, in un mondo utopico, il dominio politico e finanziario potrebbe essere soppiantato dalla fantasia e dalla risata, come metaforica risposta non violenta di vitalità e riscatto sociale degli ultimi.
In questa favola politica moderna gli autori Renato Pace e Alessandro Pace – che ne è anche il regista -rappresentano un sistema culturale appiattito sulle formule dell’ipocrisia e della convenienza strategica. Protagonisti sul palco Francesca R. Verzaro, Marco Zordan, Pietro Formentini.
La Fantasia è al Potere ed una Risata vi seppellirà
Cosa succede quando il mondo delle fiabe si mescola con quello della politica?
È tempo di elezioni aTotàlia, stato Eutropèo che sta attraversando un periodo di crisi economico – sociale. Il popolo lo attribuisce alla mediocre gestione del sistema da parte degli ultimi governi, mentre tutti i partiti sono impegnati nelle proprie campagne elettorali per aggiudicarsi la vittoria.
In questo contesto, sotto il controllo della strega Àcabra, una feroce eminenza grigia, nasce il Partito della Coalizione dell’Estremo Centro, che vede la fusione di due forze politiche dalle tradizioni storiche un tempo ideologicamente opposte fra loro, guidate rispettivamente dall’Onordegnevole Meganotto di centrodestra e dall’Onordegnevole Zerilio di centrosinistra. I nomi e i personaggi, fantastici, a volte improbabili, lasciano spazio all’immaginazione in una narrazione “senza tempo”.
Ricorrendo al cinico utilizzo dei suoi mezzi di controllo, accompagnato da uno spregiudicato abuso della credulità popolare, il PDCD’EC si impone sulla scena politica con una vittoria schiacciante.
“Nell’inerzia degli schiavi ha, il potente, la sua arma migliore”, è una battuta dello spettacolo.
Attenta e appassionata osservatrice degli eventi è Phantasie, una bambola di lattice, arrivata al seguito di Àcabra. Pur avendo perduto la memoria dei propri natali e anche la mobilità e l’uso della voce, commenta le vicende con la forza telepatica, l’ultima facoltà rimastale oltre a quella della levitazione.
L’ascesa e le vicende dell’Estremo Centro porteranno poi al suo immancabile declino, in un imprevedibile e turbolento finale in cui, cadute le maschere, verranno svelati le identità di ognuno e il futuro della Totàlia.
Dissacrante – Divertente – Disorientante
I protagonisti nei bozzetti di scena (Fonte: Facebook Estremo Centro – Una Favola Moderna)
Marco Zordan, uno degli interpreti
La copertina del testo pubblicato nel 2018
IL REGISTA – Alessandro Pace, siciliano, diplomato presso l’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna. Viene selezionato al Festival di Cannes 2015 nella sezione “Short Film Corner”, al sudcoreano “Jecheon Intl Music & Film Festival 2015” e al ravennate “Festival Corti Da Sogni 2015” con il suo cortometraggio La Leggenda del Muto Organetto, omaggio al cinema muto degli anni ’20. Si occupa inoltre della Supervisione Musicale di produzioni teatrali e cinematografiche. La sua carriera artistica nasce nel mondo della musica. E’ diplomato in violino presso il Conservatorio di Palermo col massimo dei voti, lode e menzione d’onore, e vanta due Master Specialistici tedeschi in Violino Solista e Musica da Camera presso le Musikhochschule di Karlsruhe e Hannover. Ha suonato per Radio 3 alla presenza del Presidente Giorgio Napolitano e, come Musicista da Camera, ha dato concerti per varie stagioni musicali Europee e Oltreoceano. Accanto l’attività concertistica e di film-making, è docente di musica e cinematografia presso varie scuole medie e licei della regione Lazio.