Unico indizio di un successo 30ennale: un misterioso calzino bucato

25 Gen , 2023 - Recensioni

Unico indizio di un successo 30ennale: un misterioso calzino bucato

Marco Zadra con “Il mistero del calzino bucato” trascina la platea del Teatro 7 di Roma sulla vetta della comicità surreale. Repliche fino al 5 febbraio con all’attivo già tanti sold out! Consigliamo di non perderlo: risate autentiche, prive di forzature.

Lo spettacolo vanta una sorta di record: ben 30 anni di programmazione dal suo debutto nel 1993! Nonostante l’età ‘storica’ della commedia, ancora una volta Marco Zadra con il suo ‘misterioso calzino bucato’ arricchito di novità ad ogni edizione, riesce a conquistare il pubblico tra colpi di scena, inseguimenti e interventi musicali. Pezzo forte del secondo atto è l’interpretazione parodiata e più volte interrotta dell’Aria di Johann Sebastian Bach della Suite n° 3, che vede gli attori impegnati in un coro a cappella, spettacolare nella sua esecuzione ed il M° Emiliano Federici al pianoforte, perfetto nel suo assolo-mix di brani famosi, che danno ulteriore sapore alla commedia, per questo definibile parzialmente musicale.

Mai scontato sia nei panni di attore che di sceneggiatore-regista, Zadra modifica continuamente lo spettacolo, rendendolo frizzante, grazie alla sua inequivocabile firma: la Z come quella di Zorro (il riferimento non è casuale).

Personaggi inaspettati, come Zorro e Superman, appaiono e scompaiono, impegnati in azioni che non hanno a che fare con la storia, ma sono ugualmente irresistibili. (Nella foto: Zadra duella con Tiko Rossi Vairo nei panni di Zorro, dimostrandosi entrambi valenti spadaccini)

Nulla infatti è rimesso al caso, anzi, tutto è curato nei minimi dettagli. Ciò che può apparire frenetico e folle scorre regolarmente con un filo logico sotto l’occhio vigile ed esperto di Zadra (nei panni di Chester, il maggiordomo) che ha selezionato un variegato cast di titolari, sostituti e new entry, il cui inserimento ha consentito anche la personalizzazione di nuove improvvisazioni per questa edizione del trentennale. Alcuni nomi tra tutti: Tiko Rossi Vairo (il reverendo/Zorro/etc), Francesco Stella e Salvatore Siberia Belcaro che si alternano nel ruolo del temibile nipote senza scrupoli John Pinkerton.

Un susseguirsi di situazioni esilaranti, frutto di un’eclettica genialità, con tempi comici serratissimi: non c’è tempo di annoiarsi, ma solo di lasciarsi andare al buonumore.

Il pubblico gradisce molto, con tante risate ed applausi a scena aperta, che fanno de Il mistero del calzino bucato un vero e proprio ‘cult’ della comicità di questo secondo millennio.

In un giallo che si rispetti non può mancare il maggiordomo! Marco Zadra veste i panni di “Chester-Win-Chester”, il distinto quanto ambiguo maggiordomo del facoltoso Lord Pinkerton…Che sia stato lui ad ucciderlo?

Con questa ‘commedia gialla’, unica ed irripetibile, dalla comicità di forte impronta europea, Zadra s’inserisce nel filone dell’umorismo demenziale surreale, di cui anche l’Italia vanta precedenti nella comicità di Petrolini; lo stesso Gigi Proietti vi ha sconfinato spesso, essendo stato l’attore più “petroliniano” di tutti, interpretandolo alla sua maniera senza esserne la brutta copia. Dopo aver assistito a “Il mistero del calzino bucato”, nel 2004 Proietti lo volle per inaugurare lo spazio Ridotto del Brancaccio (l’attuale Brancaccino), dove lo spettacolo andò in scena realizzando il tutto esaurito per 2 mesi! In seguito Zadra ha più volte lavorato al fianco del grande mattatore romano: “Serata d’Onore”, “Serata d’Onore Tour” e “Ma l’amor mio non muore“.

In un’intervista che ci ha rilasciato, Zadra ha inoltre dichiarato: “A livello comico, tra gli attori stranieri, sono stato un fan di Jerry Lewis, del gruppo britannico Monty Python e ho respirato appieno Toon Hermans, un comico fiammingo che ha cominciato ad avere successo dopo i 45 anni, ma è conosciutissimo in Belgio, il Paese natale di mia madre. Per gli italiani, da bambino ho amato Paolo Villaggio del Primo e Secondo Tragico Fantozzi, due pietre miliari per la regia di Luciano Salce. E poi Aldo Fabrizi, Totò, le coppie Vianello-Mondaini e Panelli-Valori, Walter Chiari, Gino Bramieri… mezzo Sistina, insomma. Per finire, in famiglia sono stato circondato da prozie simpaticissime, fonte di umorismo e di continue risate, grazie alla loro capacità di sdrammatizzare tutto.”

Lo spettacolo rappresenta perfettamente l’idea di teatro intesa da Zadra: la vera anima della commedia è la pura evasione; il giallo le fa da semplice cornice. Diceva Italo Calvino: “Come la melanconia è la tristezza diventata leggera, così lo humour è il comico che ha perso la pesantezza corporea”. Con il suo magico tocco, Zadra dispensa leggerezza, trascendendo la realtà in questo periodo storico in cui la pesantezza la fa da padrona. E’ un vero campione, con la sua capacità di sorprendere e meravigliare con un carosello di colpi di scena e intromissioni fulminee di personaggi inaspettati, da Zorro a Frankenstein, passando per supereroi quali Spiderman e Superman, che appare e scompare ‘più veloce della luce’. L’attore romano – ma con sangue argentino e belga nelle vene – è anche un mago della parola, che padroneggia ad una velocità pazzesca in questa perla della comicità, dove i giochi linguistici scorrono senza soluzione di continuità. Si passa dall’inglese impeccabile a battute in puro dialetto romanesco, sardo e calabrese.

Vari tormentoni legano lo spettacolo: uno è la domanda “Tatino o tatone? rivolta al malcapitato prescelto, che ovviamente dà sempre la risposta sbagliata (“Tatone” “Ah, mi dispiace era Tatino!” e viceversa); un altro è quello di inventare nomi e cognomi e di storpiare continuamente quello dei parenti – a questo ci pensano le attrici che interpretano le due vecchie zie rimbambite – ottenendo un esilarante effetto comico.

Difficile riuscire a tenere la scena per un’ora a mezza senza stancare, eppure Zadra e la sua ottima quanto numerosa compagnia (in tutto sono circa quindici elementi) sono capaci di catturare per tutto il tempo il pubblico presente in sala. Una scenografia meravigliosa – firmata da Zadra & Francesca Misiti, sua moglie – fa da supporto ai rapidi movimenti degli attori in scena, consentendo effetti speciali del mobilio che si anima “posseduto” da misteriose entità.

Marco Zadra e Salvatore Siberia Belcaro

IL TRAILER

Tra i bizzarri protagonisti anche una suora incline agli scippi, un prete stravagante di evidente origine sarda ed un pianista cieco
Le scenografie estremamente accurate sono di Francesca Misiti e Marco Zadra – Foto: Valerio Faccini

TRAMA: Siamo in Inghilterra, più precisamente in una grigia e piovosa Londra. In casa Pinkerton si respira aria natalizia, ma i personaggi che vi abitano sono davvero poco inclini ai buoni sentimenti. Tant’è che, proprio il giorno di Natale, il padrone di casa Lord Timothy Pinkerton (uno degli uomini più ricchi della città) è assassinato in circostanze misteriose. Joe Pendleton, un incapace ispettore di Scotland Yard, viene messo a capo delle indagini con il suo collaboratore, l’agente Bob Fish. Unico indizio: un calzino bucato, presumibilmente l’arma del delitto, che il colpevole ha distrattamente dimenticato sulla scena. L’assassino? Si può intuire subito, ma lo sprovveduto detective ed il suo aiutante brancolano nel buio. I principali indiziati sono i parenti della vittima, interessati ad appropriarsi della sua eredità, primo fra tutti John, il nipote avido e fedifrago; ma c’è anche Chester il maggiordomo un po’ troppo zelante (interpretato da Marco Zadra), la segretaria Dorothy Driscoll e la servitù insoddisfatta…oltre ad una serie di personaggi grotteschi, che popolano numerosi la scena.

Per festeggiare il trentennale, considerata la grande richiesta, al Teatro 7 sono state inserite repliche straordinarie (doppio spettacolo il sabato e la domenica, con possibilità di bissare il record d’incasso giornaliero, settimanale e mensile ottenuto nel 2008 presso lo stesso teatro) di questo capolavoro comicoscritto e diretto da Zadra, che da quest’anno anche la CdS Theatre Academy vanta come insegnante di recitazione presso il Teatro Domma.

REGALATEVI IL BUON UMORE !

Spettacoli al Teatro 7 (via Benevento, 23)
dal martedì al sabato ore 21.00; domenica ore 18.00

Aggiunte altre doppie repliche:

sabato 28/01 e 04/02 ore 17:30 e 21:00

domenica 29/01 e 05/02 ore 15:00 e 18:00

…ma affrettatevi perché si stanno riempiendo anche queste!

Biglietti
intero € 25,00; ridotto € 19,00 (prev. compresa)


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