Il regista-attore Marco Zadra festeggia i 30 anni de “IL MISTERO DEL CALZINO BUCATO”, uno spettacolo dalla comicità di forte impronta europea. E che sarebbe bello poter vedere anche oltre il circuito teatrale del Lazio.
Di stagione in stagione, dal 1993 ad oggi, la “commedia in giallo” ha raccolto un grande successo di pubblico e critica. Perfezionata nuovamente la struttura dello spettacolo e aggiornati i dettagli, la compagnia di ZADRA & FRIENDS propone una performance tecnicamente funzionante, che garantisce tante risate dal 10 gennaio al 5 febbraio 2023 al TEATRO 7.
Al centro della pièce, le indagini di Joe Pendleton, un tragicomico ispettore di Scotland Yard, incaricato di far luce sul delitto di Lord Timothy Pinkerton, investigando con il suo collaboratore, l’agente Bob Fish, tra una folla in continuo movimento di personaggi grotteschi, che popolano numerosi la scena, tra cui addirittura una serie di famosi supereroi che appaiono e scompaiono, impegnati in azioni che nulla hanno a che fare con la storia, ma sempre esilaranti. Da subito si vede chi è il colpevole; chi fa fatica a capirlo sono proprio lo sprovveduto detective ed il suo aiutante!
Un’umanità variopinta popola l’abitazione del facoltoso lord inglese: l’ambiguo maggiordomo Chester (interpretato da Marco Zadra); Rachel, la cameriera-governante vestita in modo impeccabilmente ‘British’ ma poco anglosassone nel linguaggio; Dorothy Driscoll, la segretaria stralunata; parenti-serpenti tra cui un fratello identico al caro estinto con sua moglie, la zia Susy, che per un piccolo difetto di pronuncia sputa su tutti quando parla; l’intrigante John (ruolo condiviso da Salvatore Siberia Belcaro e Francesco Stella) nipote dell’assassinato con Sissy, la consorte dalle sembianze ‘topesche’ (Francesca Pausilli); due zie rimbambite incapaci di ricordare i nomi dei familiari, che inevitabilmente vengono storpiati….e, infine, un pianista cieco (M° Emiliano Federici), suor Giuseppa, che in realtà è una scippatrice ed un prete stravagante di evidente origine sarda (Tiko Rossi Vairo).
Spettacolo decisamente non convenzionale, al di fuori di ogni schema tradizionale e per questo decisamente divertente.
All’apertura del sipario, soavi cori di sottofondo ci proiettano in una raffinata ambientazione inglese e la scenografia impreziosita di dettagli ci introduce in casa Pinkerton. Questa apparente lieta atmosfera natalizia viene repentinamente interrotta e la confusione regna sovrana nell’abitazione della famiglia protagonista.
Nella seconda parte dello spettacolo, molto musicata, c’è invece il pezzo forte della commedia, ovvero l’interpretazione più volte interrotta e parodiata dell’Aria di Johann Sebastian Bach della Suite n° 3. (Al pianoforte: M° Emiliano Federici – Dirige il coro: Alessandra Fineo). Tutta la famiglia al completo, in memoria del povero assassinato canta facendo il verso ai funerali americani accompagnati da melodiosi cori gospel. Perfetti nell’esecuzione e spettacolari anche l’assolo del pianista che esegue un mix di brani famosi.
«L’originalità – dichiara Zadra – ritengo sia il vero segreto del successo nel tempo di questo spettacolo che, pur essendo lontano dal grande circuito mediatico, per un’ora e mezza lascia il pubblico sempre col fiato sospeso. Gli interventi strumentali, eseguiti dagli attori tra una gag e l’altra, aggiungono sapore a una commedia per tutti e che definirei parzialmente musicale».
Una piccola perla di comicità, che si può gustare senza mai disgustare.
Dopo il debutto nel 1993, “Il mistero del calzino bucato” è stato replicato con successo su svariati palcoscenici (tra i quali quelli del Teatro Italia, Teatro Roma, Teatro della Cometa) fino ad approdare nel 2009 al Teatro Ghione. Nel 2011 è andato in scena al Teatro de’ Servi e nel 2021 al Teatro 7off.
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